Stolta virtù, le cave nebbie e ’l vano
De le trepide larve
Seggio t’accoglie, e ti si volge a tergo
Il pentimento. A voi, marmorei numi, 20(Se numi avete in Flegetonte albergo
O ne l’etereo sen) ludibrio e scherno
È la prole infelice
A cui templi chiedeste, e frodolenta
Legge al mortale insulta. 25Dunque tanto i celesti odii commove
La terrena pietà? dunque de gli empi
Siedi, Giove, a tutela? e quando esulta
Per l’aere il nembo, e quando
Il tuon rapido spingi, 30Ne’ giusti e pii la sacra fiamma stringi?