Pagina:Leopardi - Canzoni, Nobili, Bologna 1824.djvu/81


(81)


e la gloria sopra ogni cosa, ed essendo maestro o vogliamo dir capo di scuola, e di scuola frequentatissima, conobbe e dichiarò formalmente l’inutilità de’ sudori umani, e così degl’istituti suoi propri come degli altrui; la poca proporzione che passa tra la virtù e la felicità della vita; e quanto prevaglia la fortuna al valore in quello che spetta alla medesima felicità così degli altri come anche de’ sapienti. E forse in queste conoscenze passò tutti i filosofi greci, massime quelli che vennero avanti Epicuro, con tutto che fosse diversissimo e ne’ costumi e nelle sentenze da quello che poi furono gli Epicurei. Tutto questo si ricava, non solamente dalle cose dette di sopra, ma da’ riscontri che s’hanno degl’insegnamenti di Teofrasto in parecchi luoghi degli scrittori antichi. E quasi ch’egli avesse avuto a dimostrare cogli accidenti suoi propri la verità delle sue dottrine; primieramente non è tenuto da’ filosofi moderni in quella stima che dovrebbe, essendo perduti già da più secoli, per quello che se ne sappia, tutti i suoi libri morali, eccetto solamente i Caratteri; come anche sono perduti