Nascevi a’ dolci sogni intanto, e ’l primo
Sole splendeati in vista,
Cantor vago de l’arme e de gli amori
Che in età de la nostra assai men trista 110Empièr la vita di felici errori:
Nova speme d’Italia. O torri o celle
O donne o cavalieri
O giardini o palagi, a voi pensando,
In mille vane amenità si perde 115L’ingegno mio. Di vanità, di belle
Fole e strani pensieri
Si componea l’umana vita: in bando
Gli cacciammo: or che resta? or poi che ’l verde
È spogliato a le cose? il certo e solo 120Veder che tutto è vano altro che ’l duolo.