Pagina:Leopardi - Canzoni, Nobili, Bologna 1824.djvu/34


(34)

        In eterno perì la gloria nostra?
E non d’Italia il pianto e non lo scorno
190Ebbe verun confine?
Io mentre viva andrò sclamando intorno,
Volgiti a’ padri tuoi, guasto legnaggio;
Mira queste ruine
E le carte e le tele e i marmi e i témpi;
195L’avite ossa rimembra, e se destarti
Il radiar non può di tanti esempi,
Che stai? lévati e parti.
Non si conviene a sì corrotta usanza
Questa di prodi ingegni altrice e scola:
200Se di codardi è stanza,
Meglio l’è rimaner vedova e sola.