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(quello che oggi s’ha in conto di purità nello scrivere italiano); e per lo contrario possiamo avere o meritare opinione di scrittori castissimi, accettando o formando voci e frasi utili o necessarie, che non sieno registrate nel Vocabolario nè protette dal Autorità degli antichi.


III, 14. E di nervi e di polpe
             Scemo il valor natio.


L’aggettivo scemo, negli esempi che la Crusca ne riferisce, è detto assolutamente e non regge caso. Dunque segnerai nel margine del tuo Vocabolario questi altri quattro esempi: l’uno ch’è dell’Ariosto1 e dice così: Festi, barbar crudel, DEL capo SCEMO Il più ardito garzon che di sua etade con quello che segue. L’altro del Casa2: E ’mpoverita e SCEMA DEL suo pregio sovran la terra lassa. Il terzo dello Speroni nel Dialogo delle Lingue3: La quale SCEMA DI vigor naturale, non avendo virtù

  1. Fur, c. 36, st. 9.
  2. Son. 36.
  3. Dialoghi dello Sper. Ven. 1596, p. 102.