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E i Greci, ai quali altresì fu comune la detta voce, l’adoperavano fino coi cani per lusingarli e incitarli, come puoi vedere in Senofonte nel libro della Caccia1. E nondimeno Orazio, poeta coltissimo e nobilissimo, e così di stile come di lingua ritiratissimo dal popolo, volendo rappresentare l’ebbrietà della gioia, non si sdegnò di quella voce nelle canzoni di soggetto più magnifico.

CANZONE SECONDA


IV, 1. Voi spirerà Fallissimo subbietto.

Io credo che s’altri può essere spirato da qualche persona o cosa (come i santi uomini dallo Spirito Santo2), ci debbano esser cose e persone che lo possano spirare; e tanto più che non mancano di quelle che lo ispirano; sebbene il Vocabolario non le conobbe; ma te ne possono mostrare il Petrarca, il Tasso, il Guarini e mille altri. Dice il Petrarca3 in proposito di Laura:

  1. c. 6, art. 17.
  2. Vocab. della Crusca, v. Spirato.
  3. Canz. Chiare, fresche e dolci acque, st. 3.