Pagina:Leopardi - Canzoni, Nobili, Bologna 1824.djvu/124


(124)

        Per le valli, ove suona
35Del faticoso agricoltore il canto,
Ed io seggo e mi lagno
Del giovanile error che m’abbandona;
E per li poggi, ov’io rimembro e piagno
I perduti desiri, e la perduta
40Speme de’ giorni miei; di te pensando,
A palpitar mi sveglio. E potess’io,
Nel secol tetro e in questo aer nefando,
L’alta specie serbar; chè de l’imago,
Poi che del ver m’è tolto, assai m’appago.