Pagina:Leopardi - Canzoni, Nobili, Bologna 1824.djvu/116


(116)

        E tu da l’etra infesto e dal mugghiante
Su i nubiferi gioghi equoreo flutto
60Scampi l’iniquo germe, o tu cui prima
Da l’aer cieco e da’ natanti poggi
Segno arrecò d’instaurata spene
La candida colomba, e de le antiche
Nubi l’occiduo Sol naufrago uscendo,
65L’atro polo di vaga iri dipinse.
Riede a la terra, e ’l crudo affetto e gli empi
Studi rinnova e le seguaci ambasce
La riparata gente. A gl’inaccessi
Regni del mar vendicatore illude
70Profana destra, e la sciagura e ’l pianto
A novi liti e novo cielo insegna.
        Or te, padre de’ pii, te giusto e forte,
E di tuo seme i generosi alunni
Medita il petto mio. Dirò siccome
75Sedente, oscuro, in sul meriggio a l’ombre
Del riposato albergo, appo le molli
Rive del gregge tuo nodrici e sedi,
Te de’ celesti peregrini occulte