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Al gener tuo, padre infelice, e quale
D’amarissimi casi ordine immenso
Preparano i destini. Ecco, di sangue
40Gli avari cólti e di fraterno scempio
Furor novello incesta, e le nefande
Ali di morte il divo etere impara.
Trepido, errante il fratricida, e l’ombre
Solitarie fuggendo e la secreta
45Ne le profonde selve ira de’ venti,
Primo i civili tetti, albergo e regno
A le macere cure, innalza; e primo
Il disperato pentimento i ciechi
Mortali egro, anelante, aduna e stringe
50Ne’ consorti ricetti: onde negata
L’improba mano al curvo aratro, e vili
Fur gli agresti sudori; ozio le soglie
Scelerate occupò; l’immonda eruppe
Fame de l’oro, e ne le tarde membra
55Domo il vigor natio, languide, ignave
Giacquer le menti; e servitù le imbelli
Umane vite, ultimo danno, accolse.