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Voi, che quel gran fatto delle Termopile fu celebrato realmente da un Poeta greco di molta fama, e quel ch’è più, vissuto in quei medesimi tempi, cioè Simonide, come si vede appresso Diodoro nell’undecimo libro, dove recita anche certe parole di esso Poeta; lasciando l’epitaffio riportato da Cicerone e da altri. Due o tre delle quali parole recate da Diodoro sono espresse nel quinto verso dell’ultima strofe. Ora io giudicava che a nessun altro Poeta lirico nè prima nè dopo toccasse mai verun soggetto così grande nè conveniente. Imperocchè quello che raccontato o letto dopo ventitre secoli, tuttavia spreme da occhi stranieri le lagrime a viva forza, pare che quasi veduto, e certamente udito a magnificare da chicchessia nello stesso fervore della Grecia vincitrice di un’armata quale non si vide in Europa se non allora, fra le maraviglie