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     Prima divelte, in mar precipitando,
Spente ne l’imo strideran le stelle,
Che la memoria e ’l vostro
Amor trascorra o scemi.
125La tomba vostra è un’ara, e qua’ mostrando
Verran le madri a i parvoli le belle
Orme del vostro sangue. Ecco i’ mi prostro,
O benedetti, al suolo,
E bacio questi sassi e queste zolle
130Che fien lodate e chiare eternamente
Da l’uno a l’altro polo.
Oh foss’io pure con voi quì sotto, e molle
Fosse del sangue mio quest’alma terra!
Che se ripugna il fato, e non consente
135Ch’io per la grecia i moribondi lumi
Chiuda prostrato in guerra,
Così la vereconda
Fama del vostro vate appo i futuri
Possa, volendo i numi,
140Tanto durar quanto la vostra duri.