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142 sopra un basso rilievo

65Le travagliose strade, almen la meta
Non ci prescriver lieta? Anzi colei
Che per certo futura
Portiam sempre, vivendo, innanzi all’alma
Colei che i nostri danni
70Ebber solo conforto,
Velar di neri panni,
Cinger d’ombra sì trista,
E spaventoso in vista
Più d’ogni flutto dimostrarci il porto?

     75Già se sventura è questo,
Morir che tu destini
A tutti noi che senza colpa, ignari,
Nè volontari al vivere abbandoni,
Certo ha chi more invidiabil sorte
80A colui che la morte
Sente de’ cari suoi. Che.se nel vero,
Com1 io per fermo estimo,
Il vivere è sventura,
Grazia il morir, chi però mai potrebbe,
85Quel che pur si dovrebbe,
Desiar de’ suoi cari il giorno estremo,
Per dover egli scemo
Rimaner di se stesso,
Veder d’in su la soglia levar via
90La diletta persona