Primi conforti d’ogni saggio core.
Nè cor fu mai più saggio
Che percosso d’amor, nè mai più forte
Sprezzò l’infausta vita, 20Nè per altro signore
Come per questo a perigliar fu pronto:
Ch’ove tu porgi aita,
Amor, nasce il coraggio,
O si ridesta; e sapiente in opre, 25Non in pensiero invan, siccome suole,
Divien l’umana prole.
Quando novellamente
Nasce nel cor profondo
Un amoroso affetto, 30Languido e stanco insiem con esso in petto
Un desiderio di morir si sente:
Come, non so: ma tale
D’amor vero e possente è il primo effetto.
Forse gli occhi spaura 35Allor questo deserto: a se la terra
Forse il mortale inabitabil fatta
Vede ornai senza quella
Nova, sola, infinita
Felicità che il suo pensier figura: 40Ma per cagion di lei grave procella
Presentendo in suo cor, brama quiete,