Tutti si dileguàr. Siccome torre
In solitario campo, 20Tu stai solo, gigante, in mezzo a lei.
Che divenute son, fuor di te solo,
Tutte l’opre terrene,
Tutta intera la vita al guardo mio!
Che intollerabil noia 25Gli ozi, i commerci usati,
E di vano piacer la vana spene,
Allato a quella gioia,
Gioia celeste che da te mi viene!
Come da’ nudi sassi 30Dello scabro Apennino
A un campo verde che lontan sorrida
Volge gli occhi bramoso il pellegrino;
Tal io dal secco ed aspro
Mondano conversar vogliosamente, 35Quasi in lieto giardino, a te ritorno,
E ristora i miei sensi il tuo soggiorno.
Quasi incredibil parmi
Che la vita infelice e il mondo sciocco
Già per gran tempo assai 40Senza te sopportai;
Quasi intender non posso