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Silvia, rammenti ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
5E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi?

     Sonavan le quiete
Stanze, e le vie dintorno,
Al tuo perpetuo canto,
10Allor che all’opre femminili intenta
Sedevi, assai contenta
Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
Così menare il giorno.

     15Io gli studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte,