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E i negletti cadaveri a l’aperto
Su per quello di neve orrido mare
Dilaceràr le belve;
160E sarà ’l nome de gli egregi e forti
Pari mai sempre ed uno
Con quel de’ tardi e vili. Anime care,
Ben che infinita sia vostra sciaura,
Datevi pace; e questo vi conforti
165Che conforto nessuno
Avrete in questa o ne l’età futura.
In seno al vostro smisurato affanno
Posate, o di costei veraci figli,
Al cui supremo danno
170Il vostro solo è tal che rassomigli.

     Di voi già non si lagna
La patria vostra, ma di chi vi spinse
A pugnar contra lei
Sì ch’ella sempre amaramente piagna
175E ’l suo col vostro lagrimar confonda.
Oh di costei, che tanta verga strinse,
Pietà nascesse in core
A tal de’ suoi ch’affaticata e lenta
Di sì torbida notte e sì profonda
180La ritraesse! O glorioso spirto,