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146 canto xxi.


La vostra vita a voi? dimmi: ove tende
Questo vagar mio breve,
20Il tuo corso immortale?

     Vecchierel bianco, infermo,
Mezzo vestito e scalzo,
Con gravissimo fascio in su le spalle,
Per montagna e per valle,
25Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
Al vento, a la tempesta, e quando avvampa
L’ora, e quando poi gela,
Corre via, corre, anela,
Varca torrenti e stagni,
30Cade, risorge, e più e più s’affretta,
Senza posa o ristoro,
Lacero, sanguinoso; infin ch’arriva
Colà dove la via
E dove il tanto affaticar fu volto:
35Abisso orrido, immenso,
Ov’ei precipitando, il tutto obblia.
Vergine luna, tale
È la vita mortale.

     Nasce l’uomo a fatica,
40Ed è rischio di morte il nascimento.