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d’un annuncio bibliografico del Nuovo Ricoglitore, 1825, quad. 9; del quale la prima tratta del Galilei e di altri scritti raccolti dal Tommaseo. Prefazione e Scusa son rispettivamente in principio e in fine delle Rime di F. P. con l’interpretazione composta dal conte G. L., Milano, A. F. Stella e figli, MDCCCXXVI. Dieci anni dopo, il Passigli pregò il L. di rivedere la sua «interpretazione» che usci infatti nel 1839. Queste pagine furono ristampate in Studi filol., 297-304 e Scritti lett., II, 359-63 e 391-94. 2-3. Crestomazia italiana — cioè scelta di luoghi insigni per sentimento o per locuzione, raccolti dagli scritti italiani in prosa di autori eccellenti d’ogni secolo, per cura del conte G. L., Milano, A. F. Stella e figli, MDCCCXXVII. Crestomazia italiana poetica — cioè scelta di luoghi in verso italiano, insigni o per sentimento o per locuzione, raccolti e distribuiti secondo i tempi degli Autori dal conte G. L., Milano, A. F. Stella e figlio, MDCCCXXVIII. I due voli, non dovettero avere grande fortuna: vent’anni dopo, quando l’ediz. Lemonnier delle Opere (1845) venne finalmente a far conoscere a un piú largo pubblico il poeta, rimasto fin allora in una nobile ma piccola cerchia di fervidi ammiratori, fu finta una «seconda edizione» mutando i frontispizi e aggiungendo una Notizia del conte G. L. di Luigi Stella : Milano, 1846. Le Crestomazie, che nell’alta Italia non ebbero fortuna, furono piú volte ristampate in Napoli da Bruto Fabbricatore, che le ampliò con aggiunte e compiè con scritti del secolo XIX; e in ultimo trasformate in una Storia letteraria scolastica da Vittorio Imbriani e Carlo Maria Tallarigo stampata male, ma compilata assai meglio di parecchie che seguirono e seguono. Le due prefazioni furono ristampate in Studi filol., pp. 309-13 e in Scritti letterari, II, 369-74. 4. Lo spettatore fiorentino. — Questo Preambolo fu stampato, dice il Mestica, al quale per altro non riusci di vedere l’ediz. originale, come non è stato possibile a me, nel giugno 1S32. (Si veda la lettera alla contessa Paolina 16 giugno 1832) «Il governo decise nel consiglio dei ministri di rigettare il manifesto». Ristampato in Studi filol., pp. 305-8 e in Scritti letterari, II, 379 - 82 .