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Sono raccolti in questo volume scritti che il Leopardi lasciò inediti, — salvo la Comparazione delle sentenze di Bruto, e il Martirio dei SS. Padri, pubblicati dodici e dieci anni prima, — e che il Ranieri diede quasi tutti nella edizione delle Opere «accresciuta ordinata e corretta secondo gli ultimi intendimenti dell’Autore». Io non starò qui a ripetere quel che ho osservato nella Nota alle Operette morali, che cioè gli ultimi intendimenti noti, riferendosi alla stampa che il De Sinner trattava a Parigi col Baudry, erano altri; voglio ammettere che per quando, prima o poi, una edizione fosse stata possibile in Italia, il Leopardi abbia espresso all’amico propositi, disegni, desideri che ora non si saprebbero indovinare1 ; ma piú probabile mi pare che, in buona fede, il Ranieri tanto si fosse convinto della sua parte di alter ego del sodale da pensare che «gl’intendimenti» suoi propri fossero quelli del Leopardi; e l’intolleranza verso il «tedesco», verso il Giordani, verso il Viani, verso tutti insomma gli altri devoti del nuovo culto leopardiano gli venisse dalla certezza d’esser l’unico Maometto del suo Allah.

Almeno fino a quando, negli ultimi anni, rinnegandolo, si lasciò andare a scrivere quel malaugurato Sodalizio.


  1. Infatti in una lettera al Niccolini (20 marzo 1845, fatta conoscere dal Moroncini, Nuova Antologia, i° aprile ’32, p. 371 segg.) scriveva di avere «per sette anni sforzato l’intelletto alla continua reminiscenza di tutto il detto fra Leopardi e me nei sette anni anteriori»: ma Dio l’abbia in gloria, come fidarsi alla sicurezza di quei ricordi, se nella stessa lettera scriveva anche: «Voi conoscete da quali elementi sparpagliati per tutto il mondo, e con quale perseveranza e ostinazione io abbia potuto per tanti anni raccogliere tutto quello che ora ho pubblicato». Tutto salvo i Volgarizzamenti, ceduti dal Leopardi al dottor Manni, quasi un pegno per un prestito di quaranta ducati, era nelle sue mani! — e altrove vantò la spesa per ricuperar questi — che il Manni gli aveva restituiti generosamente senza nessun compenso, solo con la speranza di vederli stampati e dedicati a lui, come il L. aveva promesso.