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rendo. Tutto quello che tu cederai devi stimare che sia perduto intieramente, e non ti verrá nessun frutto dall’averlo ceduto. Che se da te medesimo ti porrai mezzo dito piú basso degli altri in qualunque cosa, gli altri ti cacceranno un braccio piú giú. Per venire a capo degli uomini ci vuole gran forza di braccia da fare alle pugna come s’usa in Inghilterra, e gran forza di polmone da gridare, strepitare, sparlare, bravare, minacciare piú forte degli altri e domar gli uomini come si domano i cavalli e i muli, e come quella povera Badessa, e quella povera educanda che riferisce Tristano Scendi, trovandosi sole in viaggio, vinsero quel cavallo restio con una parolaccia che per iscrupolo di coscienza la dissero mezzo per una. E però bisogna far muso tosto, e buona schiena da portar francamente le bastonate e non perdersi mai di coraggio né stancarsi per cosa che sia : ma procurare d’aggiustarsi la persona appresso a poco sulla forma di quei trastulli, che i ragazzi chiamano saltamartini, i quali capovolgili, corcali, mettili come vuoi, sempre tornano in piedi.

Galantuomo. Ma tutto questo come s’accorda con quanto Vostra Eccellenza mi ha comandato, ch’io debba far tutto quello che fanno gli altri?

Mondo. Primieramente s’accorda benissimo per mille capi. Secondariamente non ti ho detto ch’io non posso piú caulinare altro che a ritroso? Laonde se una volta le contraddizioni non si soffrivano, ora nelle cose mie sono frequentissime, e quasi tutti i precetti miei contraddicono gli uni agli altri. Resterebbero molte altre cose, ma toccheremo le principali. Tu saprai quello che fanno le scimmie quando vogliono passare un fiume ecc. ecc. Nella stessa maniera voi altri servitori miei, quando non potete arrivare a qualche fine da voi soli, bisogna che facciate molti insieme una catena come le scimmie.

Galantuomo. Vostra Eccellenza intende parlare dell’amicizia?

Mondo. Eccoti sempre colle parole antiche e rancide. Saresti proprio al caso di fare il rigattiere o il proposto d’un museo d’anticaglie. L’amicizia non si trova piú, o se vuoi chiamarla con questo nome, devi sapere eh’è fatta uso di quelle fibbie o fermagli che servono ad allacciare mentre bisogna, e finito il bisogno si slacciano, e spesse volte si levano via. Cosi le amicizie d’oggidi. Fatte che sieno, quand’occorre s’allacciano e stringono: finita l’occorrenza, alle volte si slacciano ma si lasciano in essere, tanto