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in competenza nemmeno colle ranocchie, perché tu sarai fischiato, e le ranocchie andranno intorno colla medaglia (corona). Con questa considerazione ti dovrai regolare in qualunque altra concorrenza letteraria. Questo sia detto in ordine alla letteratura. Adesso torniano al proposito della maniera che tu mi devi servire. Primieramente, ficcati bene in testa che tu dovrai contenerti e vivere come fanno tutti gli altri.

Galantuomo. In ogni cosa?

Mondo. In ogni cosa di fuori; e di dentro piú che potrai, vale a dire che devi porre ogni studio a conformare non solamente i detti, i fatti e le maniere, ma anche i geni, le opinioni e le massime tue con quelle degli altri. Pensa che in chiunque mi serve, io non voglio nessunissima cosa straordinaria a nessunissimo patto; e se qualcuno è straordinario o singolare per natura, bisogna che si corregga se vuol piacere a me.

Galantuomo. Vostra Eccellenza mi perdoni. Ma che bellezza o piacere troveremo quando tutti saranno uguali, e diranno e faranno le stesse cose?

Mondo. A questo non devi pensare. Non ci dev’essere un uomo diverso da un altro, ma tutti debbon essere come tante uova, in maniera che tu non possa distinguere questo da quello. E chiunque si lascerá distinguere sará messo in burla ecc.

Galantuomo. Sicché posto ch’io mi trovassi in un paese dove tutti fossero ciechi da un occhio, bisognerebbe ch’io me ne cavassi uno per non lasciarmi distinguere (0.

Mondo. Questo sarebbe il dover tuo. Ma lasciamo i casi immaginari.

Galantuomo. Certo che se Vostra Eccellenza andasse a un teatro di burattini, e che tutti i burattini fossero vestiti d’una forma, e si movessero d’una maniera, e che facessero dir loro le stesse cose, Vostra Eccellenza s’attedierebbe mortalmente ecc. ecc. e pretenderebbe che gli restituissero il danaro che avesse pagato. Nessuna cosa è piú necessaria alla vita, della varietá ecc. perch’è la sola medicina della noia che segue tutti i piaceri.

Mondo. Tu dunque presumi di servire il Mondo, e temi la noia? Non sai che chiunque mi serve, si può dire che non faccia altro che annoiarsi? E che tutti i beni ch’io posso dare si risolvono nella noia? Sicché cercando i miei benefizi e conseguendoli, (1) Per appareggiarrui cogli altri.