Pagina:Leopardi, Giacomo – Pensieri, Moralisti greci, 1932 – BEIC 1858513.djvu/346

Popolo. Viva la dittatura. Muoiano i congiurati.

Murco. Muoiano i congiurati. Bruto. Come? dov’è? chi di voi grida ’ muoiano i congiurati?’ Sei tu quello?

Murco. Perdonate: è stato uno sbaglio: mi diverto a far da scrivano, e per questo sono avvezzo a ripetere quello che sento dire. Bruto. Ma come stai qui fra noi ?

Murco. Forse che non sono de’ vostri ? Bruto. Non so niente. Chi si è curato d’un vigliacco tuo pari?

Murco. Anzi io son quello che gli ho dato la prima pugnalata. Casca. Bugiardo: la prima gliel’ho data io.

Murco. E vero: ho fallato: voleva dir la seconda. Congiurato. La seconda gliel’ho data io.

Murco. Dunque la terza. Altro Congiurato. Signor no: sono io che gli ho dato la terza.

Murco. Insomma io gli ho dato una pugnalata, ma non mi ricordo quale. Congiurato. E il coltello è rimasto nella piaga?

Murco. No, ma l’ho ferito con quest’arma che porto in mano. Congiurato. Questa? è imbrattata di cera, ma non di sangue.

Murco. Non gli avrò passata la veste. Bruto. Abbiate l’occhio a costui. Disponiamo i gladiatori.