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sofia, filosofia! Verrá tempo che tutti i mortali usciti di tutti gl’inganni che li tengono svegli e forti, cadranno svenuti e dormiranno perpetuamente fra le tue braccia. Allora la vita umana sará dilettevole come una sonata del monocordo. Che bella cosa la nuda veritá ! che bella cosa il dormire, e non far niente, e non curarsi di niente.

Murco. Adagio adagio, che siete in piazza e non mica in iscuola: e questo non è tempo da declamare. Pensiamo ai casi nostri. Popolo. Viva la libertá. Muoiano i tiranni. Murco e Filosofo. Viva la libertá. Muoiano i tiranni.

Murco. Bisogna studiar la maniera di regolarsi. (Seguano altri discorsi.) Popolo. Muoiano i traditori. Viva la dittatura. Murco e Filosofo. Muoiano i traditori. Viva la dittatura.

Murco. Qui non istiamo bene. Casa mia sta lontana. Ritiriamoci in Campidoglio. (Entrati in Campidoglio, altri discorsi.)

Murco. Che tumulto è questo? Parte del popolo. Viva la libertá. Altra parte. Viva la dittatura. Murco e Filosofo. Viva la libertá. Viva la dittatura.

Filosofo. Viene avanti uno che porta un cappello in cima a una picca, e dietro una processione di togati. Vengono a dirittura qua.

Murco. Oh me tristo. I congiurati. Ci siamo. Non c’è tempo da fuggire.

Filosofo. Tengono ciascuno un pugnale in alto.

Murco. Portate nessun’arma indosso?

Filosofo. Porto uno stile da scrivere.

Murco. Date date, anche questo fará. Mi caccerò tra la folla, e mi crederanno uno de’ congiurati.

Filosofo. A meraviglia: l’amico di Cesare.

Murco. Strigne piú la camicia che la sottana. Tu che sei forestiero, e non hai carica né dignitá, non corri nessun rischio. Bruto. Il tiranno è morto. Viva il popolo romano. Viva la libertá. Murco e Congiurati. Viva il popolo romano. Viva la libertá. Bruto. Sbarrate le porte.

Murco. Sí per Dio, sbarratele bene.