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accuratamente, ciascuna delle opere che sono citate in questa «Crestomazia». L’altra, che degli scritti di Daniele Bartoli, dai quali si sarebbe potuto trarre un gran numero di passi bellissimi, in tanto io non ho tolto che un luogo solo, in quanto, vedendosi moltiplicare ogni giorno le raccolte di descrizioni e di narrazioni di quell’autore, ed ogni sorte di spogli delle sue opere, io non ho voluto fare il giá fatto. La terza, che se questa «Crestomazia» de’ prosatori sará bene accettata dal pubblico, forse si fará cogli stessi ordini e nella stessa forma, una «Crestomazia» de’poeti, da essere contenuta in un volume della stessa mole.