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dei costumi degl'italiani 279

romanzi,1 e la piú insensibile all’effetto di queste tali opere e generi (o proprie o straniere). E d’altra parte non fará maraviglia che i popoli settentrionali, e massime i piú settentrionali, sieno oggi i piú caldi di spirito, i piú immaginosi in fatto, i piú mobili e governabili dalle illusioni, i piú sentimentali e di carattere e di spirito e di costumi, i piú poeti nelle azioni e nella vita, e negli scritti e letterature. Questa è una veritá di fatto che salta agli occhi, sebben sembra singolare e mostruosa. E per recare un esempio, dove mai si potrebbe se non in Germania e nel fondo del settentrione, mantenere e sussistere a’ tempi nostri, e in tanto dissipamento d’illusioni, la societá dei «Fratelli Moravi» e molti altri simili stabilimenti e costumi, fondati sopra soli principi e sopra la sola forza dell’opinioni? e opinioni certo non conformi all’esatta, secca e fredda filosofia geometrica moderna. Che dirò del quakerismo che ancora dura? e di cento cose simili d’Inghilterra, Germania, e degli altri popoli del nord? Né mi si oppongano simili pratiche, religiose o qualunque, degl’italiani, perché queste in Italia, come ho detto, sono usi e consuetudini, non costumi, e tutti se ne ridono, né si trovano piú in Italia veri fanatici di nessun genere, appena tra quelli che per istato hanno interesse alla conservazione di questa o quella specie di fanatismo o d’illusioni. Certo le dette pratiche de’ settentrionali sanno affatto di antico, e niente di moderno, e paiono incompatibili co’ tempi nostri, e quasi innesti dell’antichitá in essi tempi. E notisi che esse pratiche sono in gran parte, e forse le piú, di origine modernissima, anzi nate dalle moderne rivoluzioni di opinioni e di politica, e giornalmente ne nascono delle simili2.

  1. Di questi tali generi, per esser nati dopo la fine della nostra vita nazionale reale, la nostra letteratura ne manca affatto e di essi e di qualunque che loro possa equivalere.
  2. Il sopraddetto si dimostra perfino nella letteratura, ed evidentissimamente. Se v’ha letteratura nella quale a’ tempi nostri (e ne’ prossimi passati) sieno ancora in uso i sistemi e i romanzi di opinione, questa è l’inglese, e molto piú la tedesca, perché propriamente fra’ tedeschi si può dire che non v’ha letterato di sorta alcuna