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158 | moralisti greci |
si possono fare dalle monarchie che dagli altri stati. E che ciò sia vero, oltre alle ragioni, abbiamo anche gli esempi. Sappiamo tutti che la signoria de’ persiani è venuta in questa tanta grandezza, non per senno e prudenza di quella gente, ma perciocché essi piú che gli altri popoli onorano la monarchia. Veggiamo il re Dionigi, trovato il rimanente della Sicilia desolato e guasto, e la sua patria assediata, non solo averla tratta dai pericoli di quel tempo, ma ridottala eziandio la maggiore delle cittá greche. I Cartaginesi, e similmente i Lacedemoni, i quali hanno migliori ordini di repubblica che gli altri greci, troviamo che in casa sono governati da pochi, alla guerra dai re. Si potrebbe anco dare a vedere che gli ateniesi, i quali sopra tutti gli altri portano odio grandissimo ai principati, qualora prepongono agli eserciti molti capi, fanno mala prova, qualora un solo, succedono loro le cose felicemente. Ora, come si potrebbe meglio provare che con questi esempi, la monarchia vincere di eccellenza tutti gli altri stati? nei quali esempi si veggono, da una parte, uomini sottoposti sempre e compiutamente alla signoria d’un solo, avere imperio grandissimo; da altra parte, popoli governati da un convenevole reggimento di pochi, adoperare alle cose di maggior momento, quale la potestá di un solo capitano, quale il governo regio nelle soldatesche; in fine uomini odiatori dei principati, qualunque volta nelle guerre usano l’opere di piú capi, non avere alcun successo buono.
Che se noi vogliamo anche toccare alcuna delle cose antiche, è fama che gli dèi medesimamente sieno sottoposti al regno di Giove. Dei quali, se la fama è vera, manifesto è che ancora essi giudicano sí fatta constituzione essere la migliore. Se niuno sa certamente il fatto come egli stia, ma solo congetturando noi siamo venuti in questa opinione, segno è che tutti abbiamo in pregio singolare lo stato monarchico, poiché non avremmo mai detto che gl’immortali si valessero della monarchia, se di lungo intervallo non la reputassimo superiore a qualunque altra forma di reggimento.
Dunque degli stati delle cittá, quanto si avvantaggino gli