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ammaestrati, essi per lo contrario, da poi che sono ascesi all’impero, non ricevono ammaestramento né ammonizione alcuna; perché gli uomini la piú parte vivono lontano da esso loro, e quelli che usano seco attendono a lusingarli. Onde è seguito che avendo avute in mano infinite ricchezze ed altre facoltá grandissime, per non le aver bene usate hanno fatto che da molti si dubiti quale sia piú da desiderare, o la vita di quelli che essendo in grado privato, si portano dirittamente e bene, o pure la vita dei principi. Imperocché qualora riguardano agli onori, alle ricchezze ed alla potenza, per poco giudicano che i re sieno uguali agli dèi. Ma quando da altra parte pongono mente ai timori e ai pericoli, e recandosi alla memoria, trovano, questi essere stati uccisi da chi meno dovevano, quelli necessitati a offendere i loro parenti piú stretti, e a tale essere avvenuta l’una e l’altra cosa, conchiudono per lo contrario, ogni altro modo di vita essere da volere, piuttosto che con si fatte calamitá regnare in su tutta l’Asia. La quale diversitá di giudizi e confusione di animi nasce dal credere che fanno questi tali che il regno, come fosse un sacerdozio, sia cosa da tutti; quando ella è la maggiore di tutte le cose umane e quella che ricerca maggior provvidenza e senno. Quanto si è adunque ai negozi particolari, egli è ufficio di chi si trova presente nelle occasioni, il dar consiglio come quelli siano da condurre, e come da preservare i beni e da schifare i sinistri. Ma generalmente i fini a cui si vuol tendere e gl’instituti che sono da tenere, m’ingegnerò io di mostragli in questo discorso. Il quale se debba o no riuscire degno della materia, malagevolmente si può conoscere dal principio. Imperocché non pochi componimenti si di verso come di prosa, insino a tanto che sono contenuti nell’animo degli autori, cagionano grandissima espettazione; ma poi, scritti e compiuti e mandati in luce, ottengono fama inferiore di gran lunga a quella speranza. A ogni modo il proposito, per lo manco, di questa fatica è lodevole, cioè di cercare le cose state pretermesse dagli altri, e di dar quasi legge ai principi. E invero quelli che ammaestrano le persone