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pòrto da un amico. Quel tempo che tu avrai libero dai negozi, spendilo nell’ascoltare i letterati, e per tal modo t’interverrá di apprendere agevolmente quello che dagli altri fu trovato con difficoltá. E hai da tenere per certo che di cosi fatte cose sono molte che l’averle imparate vai piú di molte ricchezze, atteso che queste mancano in poco d’ora, ma quello si è un bene che resta sempre. Perciocché, di tutti gli averi, solo la sapienza non è sottoposta a potersi perdere. Non ti rincresca di pigliare un lungo cammino per andare a trovar quelli che fanno professione d’insegnar qualche cosa utile, perché certo egli è una vergogna a pensare che i mercatanti per accrescere le loro sostanze valichino tanti mari, e i giovani non sostengano di fare un poco di strada per terra, a fine di migliorare le loro menti. Dimostrati nei modi gentile e compagnevole, al che si appartiene il salutare, l’interrogare e simili, di proprio moto; nelle parole affabile, al che si aspetta l’essere nei colloqui facile e familiare. Usa cortesemente con chicchessia, ma dimesticamente solo coi migliori. Cosi gli uni non ti vorranno male e gli altri ti diventeranno amici. Non volerti intrattenere né molto spesso colle medesime persone, né molto lungamente sopra le stesse materie, perché tutto sazia a lungo andare. Di tratto in tratto pigliati qualche fatica volontariamente per assuefarti, sicché tu possa reggere a quelle che ti converrá pigliare per necessitá. Sforzati di signoreggiare tutte quelle passioni dalle quali si disdice all’uomo di essere signoreggiato; ciò sono la cupidigia della roba, l’ira, la sensualitá, la tristezza. Ed egli ti avverrá di signoreggiarle se tu reputerai per guadagno quelle cose per le quali tu sarai, non piú ricco, ma piú pregiato; se per li mancamenti degli altri tu non ti adirerai piú di quello che tu vorresti che gli altri si adirassero teco ove tu fallassi; se giudicherai star male e disconvenirsi all’uomo comandare ai famigli e servire alle libidini; se in ogni tuo sinistro ti rivolgerai per la mente le calamitá degli altri e la condizione della tua natura.