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84 | operette morali |
in piccolo conto per comparazione alle altre: e bene hai veduto
in quanti luoghi e con quanta cura Cicerone, suo caldissimo
e felicissimo seguace, si scusi co’ suoi cittadini del
tempo e dell’opera che egli poneva in procacciarla; ora allegando
che gli studi delle lettere e della filosofia non lo rallentavano
in modo alcuno alle faccende pubbliche, ora che
sforzato dall’iniquitá dei tempi ad astenersi dai negozi maggiori,
attendeva in quegli studi a consumare dignitosamente l’ozio
suo; e sempre anteponendo alla gloria de’ suoi scritti quella
del suo consolato, e delle cose fatte da sé in beneficio della
repubblica. E veramente, se il soggetto principale delle lettere
è la vita umana, e il primo intento della filosofia l’ordinare
le nostre azioni; non è dubbio che l’operare è tanto piú degno
e piú nobile del meditare e dello scrivere, quanto è piú nobile
il fine che il mezzo, e quanto le cose e i soggetti importano
piú che le parole e i ragionamenti. Anzi niun ingegno è creato
dalla natura agli studi; né l’uomo nasce a scrivere, ma solo
a fare. Perciò veggiamo che i piú degli scrittori eccellenti, e
massime de’ poeti illustri, di questa medesima etá; come, a
cagione di esempio, Vittorio Alfieri furono da principio inclinati
straordinariamente alle grandi azioni: alle quali ripugnando
i tempi, e forse anche impediti dalla fortuna propria, si volsero
a scrivere cose grandi. Né sono propriamente atti a scriverne
quelli che non hanno disposizione e virtú di farne. E
puoi facilmente considerare, in Italia, dove quasi tutti sono
d’animo alieno dai fatti egregi, quanto pochi acquistino fama
durevole colle scritture. Io penso che l’antichitá, specialmente
romana o greca, si possa convenevolmente figurare nel modo
che fu scolpita in Argo la statua di Telesilla, poetessa, guerriera
e salvatrice della patria. La quale statua rappresentavala
con un elmo in mano, intenta a mirarlo, con dimostrazione
di compiacersene, in atto di volerlosi recare in capo; e a’ piedi
alcuni volumi, quasi negletti da lei, come piccola parte della
sua gloria32.
Ma tra noi moderni, esclusi comunemente da ogni altro cammino di celebritá, quelli che si pongono per la via degli