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334 | operette morali |
La censura borbonica procedé piú sommariamente; e, senza accontentarsi di dichiarazioni, interruppe l’edizione delle Operette al I volume.
4. Opere di Giacomo Leopardi, vol. II.
(Il I conteneva, come s’è visto, i Canti).
Operette morali di G. L. — Terza edizione corretta ed accresciuta di operette non piú stampate. Vol. I.
Napoli, presso Saverio Starita, Strada Quercia, n. 14 e Strada Toledo, n. 50, 1836.
Un vol. in 16° piccolo di p. 198. Contiene:
Notizia intorno a queste operette
Queste Operette, composte nel 1824, pubblicate la prima volta in Milano nel 1827, ristampate in Firenze nel 1834 coll’aggiunta del Dialogo d’un venditore d’almanacchi e di un passeggere, e di quello di Tristano e di un amico, composti nel 1832; tornano ora alla luce ricorrette dall’autore notabilmente, ed accresciute del Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco scritto nel 1825, del Copernico e del Dialogo di Plotino e di Porfirio composti nel 1827.
Il Dialogo di un lettore di umanitá e di Sallustio, che si trova nelle altre edizioni, in questa manca per volontá dell’Autore.
Seguono le Operette fino a tutto il Parini. O perché composte in fretta sotto i pericoli della censura, o per qualunque altra cagione, è riuscito un vero saggio di scorrettezza tipografica. Le pp. 197-198 hanno le Correzioni degli errori di stampa, e non di tutti. Dopo il divieto, in seguito al quale pochissime copie poteron esser salvate per distribuirle agli amici, il Leopardi entrò col De Sinner in trattative per ristampar le Opere a Parigi.
⁂
Io non ho da rifar qui la storia, giá narrata da P. L. Luiso, dell’edizione che al Ranieri riuscí di mandare in luce nel 1845; né delle lunghe e non belle controversie pei volumi che il Giordani volle far seguire degli Studi filologici e del Saggio sopra gli errori popolari degli antichi, che il Ranieri non volle mai consentire che fossero Opere; (e si dové venire al curioso com-