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appendice 303


13 ottobre 1820, Z. 273 (I, 359):

Di un ricco avaro, al quale era stata rubata una piccolissima somma in un suo stanzino, pieno di danaio disse taluno: — S’è mostrato avaro (è stato avaro) anche nel lasciarsi rubare. —

Z. 66 (I, 178):

Di un calcolatore, che ad ogni cosa che udiva si metteva a computare, disse un tale: — Gli altri fanno le cose, ed egli le conta. —

Z. 6 (I, 82):

Messer tale, domandato da alcuni che disputavano sopra una statua antica di Giove in terra cotta, che ne sentisse, rispose:

— Meravigliomi come non vi siate accorti che questo è un Giove in Creta, volendo dire in terra cotta, ma in sembianza, nell’isola di Creta, dove Giove fu allevato. —

9 novembre 1820, Z. 309 (I, 382):

Di uno sciocco, che sempre vien fuori colla logica, dove ha gran presunzione, e la caccia in tutti i discorsi: — Egli è propriamente l’uomo definito alla greca: un animale logico. —

DIALOGO DI CRISTOFORO COLOMBO E DI PIETRO GUTIERREZ

Postille marginali all’autogr. p. 145 e p. 147 richiamano, la prima Robertson, Storia d’America, libro primo, Venezia, 1794, T. I, pp. 84-91; la seconda Robertson, l. c., 1. I, nota 2, p. 180; Arriani, Indica, cap. ult. e nota 16.

ELOGIO DEGLI UCCELLI

Postille marginali dell’autografo rimandano via via al Buffon: per la gaiezza degli uccelli in confronto alla gravitá degli altri animali p. 150, 1. 10 sgg. Quadrupedi, T. VI, p. 142; — a p. 151, 1. 3, Uccelli, T. I, 57-60; a p. 152, 1. 4 sgg. Uccelli, T. I, 52; — p. 153, Buffon, l. cit., p. 64 ecc. a p. 153, 1. 20 è richiamato Robertson, Storia d’America, lib. IV.

All’accenno a Virgilio: p. 153 Egl. IV fine.