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il re di Prussia), essendo un accrescimento di vita, accresce l’effetto essenziale di essa che è il desiderio del piacere; perocché coll’intensitá della vita cresce quella dell’amor proprio, e l’amor proprio è desiderio della propria felicitá, e la felicitá è piacere.

E continua, e ritorna sull’argomento due giorni dopo p. 3847, p. 3882, e 39°5 (2 4 novembre 1823):

E da notare che l’ubbriachezza ecc., anche quando esalta le forze e cagiona una non ordinaria vivacitá ed attivitá ed azione esteriore o l’uno o l’altro, sempre però o quasi sempre cagiona eziandio nel tempo stesso una specie di letargo, di irriflessione, di αναισθησία.

Vedi le Memorie della mia vita.

DIALOGO DELLA NATURA E D’UN ISLANDESE

I richiami ai frammenti di quella che avrebbe dovuto esser «l’opera della sua vita»: Della natura degli uomini e delle cose, potrebbero esser molti: mi limito ai piú essenziali.

20 agosto 1821, Z. 1530-31 (III, 215):

A quello che ho detto altrove per iscusar gl’inconvenienti accidentali che occorrono nel sistema della natura, soggiungete che talvolta, anzi spessissimo, essi non sono inconvenienti se non relativi, e la natura li ha ben preveduti; ma, lungi dal prevenirli li ha per contrario inclusi nel suo grand’ordine e disposti a’ suoi fini. La natura è madre benignissima del tutto ed anche dei particolari generi e specie che in esso si contengono, ma non degl’individui. Questi servono soltanto a loro spese al bene del genere, della specie e dei tutto, al quale serve pure talvolta con proprio danno la specie e il genere stesso. È giá notato che la morte serve alla vita e che l’ordine naturale è un cerchio di distruzione e riproduzione e di cangiamenti regolari e costanti quanto al tutto, ma non quanto alle parti, le quali accidentalmente servono agli stessi fini ora in un modo ora in un altro. Quella quantitá di uccelli che muore nella campagna coperta di neve, per mancanza di alimenti, la natura non l’ignora, ma ha i suoi fini in questa medesima distruzione, sebben ella non serva immediatamente a nessuno. Per lo contrario, la distruzione degli animali