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III

APPUNTI E SPUNTI

per le Operette Morali

[Se questa dovesse o potesse essere una edizione commentata delle Operette morali, è ovvio che non sarebbe stato difficile raccogliere in queste pagine assai maggior copia di richiami e citazioni di «fonti». Da un lungo lavoro di preparazione, da anni di letture e di studi, esse proruppero come una ispirazione, durante il corso dell’anno 1824. Anche le altre operette aggiunte dopo nell’edizione del 1834, e quelle che dovevano esser comprese nella «definitiva» erano giá state pensate ed elaborate. Ora m’è parso che dovesse riuscir gradito agli studiosi trovar qui raccolti i pensieri e gli studi onde le operette germogliarono, come un commento del Leopardi medesimo.

Per le prime cento pagine di questo Zibaldone, il L. non notò le date; in fine al secondo «pensiero» segnò, evidentemente piú tardi, luglio o agosto 1817; le indicazioni del giorno cominciano dall’8 gennaio 1820: ma certo egli ebbe continuamente tra mani questi appunti, com’è provato dal fatto che son frequentissimi i rimandi anche posteriori da vecchie pagine ad altre, scritte negli anni successivi. E in questa assidua rielaborazione è l’importanza maggiore di cosí gran materiale raccolto.

Piú compiuto lavoro spero di dar tra breve nei volumi in cui si raccoglierá e ordinerá, sotto il titolo di Studi e frammenti di letteratura e di filosofia, il vasto materiale apprestato dal Leopardi per opere disegnate, che non potè, non che recare a compimento, neppure svolgere con un tal quale ordine sistematico. In quelli si troverá compiuto lo svolgimento del pensiero leopardiano, attraverso non rare contraddizioni. Qui si trattava solo di lasciar illustrare da lui medesimo l’opera sua maggiore. Nulla posso dare, naturalmente, di nuovo: ma i pensieri ripresi e svolti in quel compiuto organismo risultante da pezzi in apparenza staccati, le