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appendice | 247 |
dialogo di federico ruysch e delle sue mummie.
Pag. | 115 | linea | 9 | M.F. | Nega agli estinti ed ai mortali il fato. |
» | 19 | M. | per lo spiraglio dell’uscio. | ||
117 | 27 | R. | - e Mest.90: — non ha la facoltá (ma il M. nell’ed. 1906 è tornato alla lezione vecchia). |
detti memorabili di filippo ottonieri.
Pag. | 122 | linea | 12 | M.F. | un luogo e tempo. |
125 | 11 sgg. | M.F. | Diceva che diletti. | ||
» | 20 | M.F. | se una mosca lo punge. | ||
» | » | M.F. | del malvolere e del male operare. |
dialogo di cristoforo colombo e di pietro gutierrez.
m. di c. c. e pietro g.
Pag. | 145 | linea | 4 | M. | Ottimamente anche tu. |
146 | 27 | F | di molto piú scienze qui, e (accolta dal Mest.) |
elogio degli uccelli.
Pag. | 152 | linea | 10 | M. | certo fu bellissimo provvedimento della natura, e non è da credere fosse fatto a caso, l’assegnare ecc. |
dialogo di timandro e di eleandro.
Pag. | 169 | linea | 15 | M. | Anch’io son fuori di moda. |
» | 20 | M. | pane alle porte. | ||
175 | 27 | R. | congratulo con tutta |
dialogo di plotino e di porfirio.
Pag. | 195 | linea | 4 | Una correzione è mia; ma ovvia: tutte le ediz. leggono: «a considerare alquanto le cose e ad operare l’intendimento». La separazione di ad è (se pure è nell’autogr.) evidentemente un trascorso di penna. |