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storia del genere umano | 17 |
di essere tornati alla condizione della puerizia. Perciocché
negli animi che egli si elegge ad abitare, suscita e rinverdisce
per tutto il tempo che egli vi siede, l’infinita speranza e
le belle e care immaginazioni degli anni teneri. Molti mortali,
inesperti e incapaci de’ suoi diletti, lo scherniscono e mordono
tutto giorno, sì lontano come presente, con isfrenatissima
audacia: ma esso non ode i costoro obbrobri; e quando gli
udisse, niun supplizio ne prenderebbe; tanto è da natura
magnanimo e mansueto. Oltre che gl’immortali, contenti della
vendetta che prendono di tutta la stirpe, e dell’insanabile
miseria che la gastiga, non curano le singolari offese degli
uomini, né d’altro in particolare sono puniti i frodolenti e
gl’ingiusti e i dispregiatori degli dèi, che di essere alieni anche
per proprio nome dalla grazia di quelli.