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188 | operette morali |
se questo non piacerá loro, andranno raziocinando a rovescio, e argomentando in dispetto della evidenza delle cose, come facilissimamente potranno fare; e in questo modo continueranno a tenersi per quel che vorranno, o baroni o duchi o imperatori o altro di piú che si vogliano: che essi ne staranno piú consolati, e a me con questi loro giudizi non daranno un dispiacere al mondo.
Copernico. Orsú, lasciamo degli uomini e della Terra. Considerate, illustrissimo, quel ch’è ragionevole che avvenga degli altri pianeti. Che quando vedranno la Terra fare ogni cosa che fanno essi, e divenuta uno di loro, non vorranno piú restarsene cosí lisci, semplici e disadorni, cosí deserti e tristi, come sono stati sempre; e che la Terra sola abbia quei tanti ornamenti: ma vorranno ancora essi i lor fiumi, i lor mari, le loro montagne, le piante, e fra le altre cose i loro animali e abitatori; non vedendo ragione alcuna di dovere essere da meno della Terra in nessuna parte. Ed eccovi un altro rivolgimento grandissimo nel mondo; e una infinitá di famiglie e di popolazioni nuove, che in un momento si vedranno venir su da tutte le bande, come funghi.
Sole. E tu le lascerai che vengano: e sieno quante sapranno essere: che la mia luce e il calore basterá per tutte, senza che io cresca la spesa però; e il mondo avrá di che cibarle, vestirle, alloggiarle, trattarle largamente, senza far debito.
Copernico. Ma pensi Vostra Signoria illustrissima un poco piú oltre, e vedrá nascere ancora un altro scompiglio. Che le stelle, vedendo che voi vi siete posto a sedere, e non giá su uno sgabello, ma in trono; e che avete dintorno questa bella corte e questo popolo di pianeti; non solo vorranno sedere ancor esse e riposarsi, ma vorranno altresí regnare: e chi ha da regnare, ci hanno a essere i sudditi: però vorranno avere i loro pianeti, come avete voi; ciascuna i suoi propri. I quali pianeti nuovi, converrá che sieno anche abitati e adorni come è la Terra. E qui non vi starò a dire del povero genere umano, divenuto poco piú che nulla giá innanzi, in rispetto