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168 | operette morali |
altre in corso di tempo debbano non meno che i pianeti venire
in dissoluzione, e le loro fiamme dispergersi nello spazio.
In tal guisa adunque il moto circolare delle sfere mondane,
il quale è principalissima parte dei presenti ordini naturali, e
quasi principio e fonte della conservazione di questo universo,
sará causa altresí della distruzione di esso universo, e dei
detti ordini.
Venuti meno i pianeti, la terra, il sole e le stelle, ma non la materia loro, si formeranno di questa nuove creature, distinte in nuovi generi e nuove specie, nasceranno per le forze eterne della materia nuovi ordini delle cose ed un nuovo mondo. Ma le qualitá di questo e di quelli, siccome eziandio degl’innumerabili che giá furono e degli altri infiniti che poi saranno, non possiamo noi né pur solamente congetturare.