in quale altra condizione di vita ci troveremmo essere? In che
modo passeremmo questi giorni? Forse piú lietamente? o non
saremmo anzi in qualche maggior travaglio o sollecitudine,
ovvero pieni di noia? Che vuol dire uno stato libero da incertezza
e pericolo? Se contento e felice, quello è da preferire
a qualunque altro; se tedioso e misero, non veggo a quale
altro stato non sia da posporre. Io non voglio ricordare la
gloria e l’utilitá che riporteremo, succedendo l’impresa in modo
conforme alla speranza. Quando altro frutto non ci venga da
questa navigazione, a me pare che ella ci sia profittevolissima
in quanto che per un tempo essa ci tiene liberi dalla noia,
ci fa cara la vita, ci fa pregevoli molte cose che altrimenti
non avremmo in considerazione. Scrivono gli antichi, come
avrai letto o udito, che gli amanti infelici, gittandosi dal sasso
di Santa Maura (che allora si diceva di Leucade) giú nella
marina, e scampandone, restavano, per grazia di Apollo, liberi
dalla passione amorosa. Io non so se egli si debba credere che
ottenessero questo effetto; ma so bene che, usciti di quel pericolo,
avranno per un poco di tempo, anco senza il favore
di Apollo, avuto cara la vita, che prima avevano in odio; o
pure avuta piú cara e piú pregiata che innanzi. Ciascuna navigazione
è, per giudizio mio, quasi un salto dalla rupe di
Leucade; producendo le medesime utilitá, ma piú durevoli che
quello non produrrebbe; al quale, per questo conto, ella è
superiore assai. Credesi comunemente che gli uomini di mare
e di guerra, essendo a ogni poco in pericolo di morire, facciano
meno stima della vita propria, che non fanno gli altri
della loro. Io per lo stesso rispetto giudico che la vita si abbia
da molto poche persone in tanto amore e pregio come da’
navigatori e soldati. Quanti beni che, avendoli, non si curano
anzi quante cose che non hanno pur nome di beni, paiono
carissime e preziosissime ai naviganti, solo per esserne privi!
Chi pose mai nel numero dei beni umani l’avere un poco di
terra che ti sostenga? Niuno, eccetto i navigatori, e massimamente
noi, che, per la molta incertezza del successo di questo
viaggio, non abbiamo maggior desiderio che della vista di un