Pagina:Leopardi, Giacomo – Operette morali, 1928 – BEIC 1857808.djvu/152

146 operette morali


congettura e piú di un pronostico, fatto da me innanzi che ci ponessimo in mare, circa a diverse cose che ci sarebbero occorse, credeva io, nel viaggio. Però vengo discorrendo, che come questi pronostici mi hanno ingannato, con tutto che mi paressero quasi certi; cosí potrebbe essere che mi riuscisse anche vana la congettura principale, cioè dell’avere a trovar terra di lá dall’Oceano. Bene è vero che ella ha fondamenti tali, che se pure è falsa, mi parrebbe da un canto che non si potesse aver fede a nessun giudizio umano, eccetto che esso non consista del tutto in cose che si veggano presentemente e si tocchino. Ma da altro canto, considero che la pratica si discorda spesso, anzi il piú delle volte, dalla speculazione: e anche dico fra me: che puoi tu sapere che ciascuna parte del mondo si rassomigli alle altre, in modo che essendo l’emisfero d’oriente occupato parte dalla terra e parte dall’acqua, seguiti che anche l’occidentale debba essere diviso tra questa e quella? che puoi sapere che non sia tutto occupato da un mare unico e immenso? o che in vece di terra, o anco di terra e d’acqua, non contenga qualche altro elemento? Dato che abbia terre e mari come l’altro, non potrebbe essere che fosse inabitato? anzi inabitabile? Facciamo che non sia meno abitato del nostro: che certezza hai tu che vi abbia creature razionali, come in questo? e quando pure ve ne abbia, come ti assicuri che sieno uomini, e non qualche altro genere di animali intellettivi? ed, essendo uomini, che non sieno differentissimi da quelli che tu conosci? ponghiamo caso, molto maggiori di corpo, piú gagliardi, piú destri; dotati naturalmente di molto maggiore ingegno e spirito; anche, assai meglio inciviliti, e ricchi di molta piú scienza ed arte? Queste cose vengo pensando fra me stesso. E per veritá, la natura si vede essere fornita di tanta potenza, e gli effetti di quella essere cosí vari e moltiplici, che non solamente non si può fare giudizio certo di quel che ella abbia operato ed operi in parti lontanissime e del tutto incognite al mondo nostro, ma possiamo anche dubitare che uno s’inganni di gran lunga argomentando da questo a quelle; e non sarebbe contrario alla verisimilitudine l’immaginare che le cose del mondo