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104 | operette morali |
supremi che sorgono di tempo in tempo, quando uno quando
altro, quasi miracoli di natura. Io per lo contrario stimo che
esso debba agl’ingegni ordinari il piú, agli straordinari pochissimo.
Uno di questi, ponghiamo, fornito che egli ha colla dottrina
lo spazio delle conoscenze de’ suoi contemporanei, procede
nel sapere, per dir cosí, dieci passi piú innanzi. Ma gli
altri uomini, non solo non si dispongono a seguitarlo, anzi il
piú delle volte, per tacere il peggio, si ridono del suo progresso.
Intanto molti ingegni mediocri, forse in parte aiutandosi
dei pensieri e delle scoperte di quel sommo, ma principalmente
per mezzo degli studi propri, fanno congiuntamente un passo;
nel che per la brevitá dello spazio, cioè per la poca novitá
delle sentenze, ed anche per la moltitudine di quelli che ne sono
autori, in capo di qualche anno, sono seguitati universalmente.
Cosí, procedendo, giusta il consueto, a poco a poco e per opera
ed esempio di altri intelletti mediocri, gli uomini compiono
finalmente il decimo passo; e le sentenze di quel sommo
sono comunemente accettate per vere in tutte le nazioni civili.
Ma esso, giá spento da gran tempo, non acquista pure per tal
successo una tarda e intempestiva riputazione; parte per essere
giá mancata la sua memoria, o perché l’opinione ingiusta avuta
di lui mentre visse, confermata dalla lunga consuetudine, prevale
a ogni altro rispetto; parte perché gli uomini non sono
venuti a questo grado di cognizioni per opera sua; e parte
perché giá nel sapere gli sono uguali, presto lo sormonteranno
e forse gli sono superiori anche al presente, per essersi potute
colla lunghezza del tempo dimostrare e dichiarare meglio le
veritá immaginate da lui, ridurre le sue congetture a certezza,
dare ordine e forma migliore a’ suoi trovati, e quasi maturarli.
Se non che forse qualcuno degli studiosi, riandando le memorie
dei tempi addietro, considerate le opinioni di quel grande
e messe a riscontro con quelle de’ suoi posteri, si avvede come e
quanto egli precorresse il genere umano, e gli porge alcune lodi
che levano poco romore e vanno presto in dimenticanza.
Se bene il progresso del sapere umano, come il cadere dei gravi, acquista di momento in momento, maggiore celeritá;