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xxii. le ricordanze | 87 |
van gli amanti recando alle fanciulle,
dico: Nerina mia, per te non torna
165primavera giammai, non torna amore.
Ogni giorno sereno, ogni fiorita
piaggia ch’io miro, ogni goder ch’io sento,
dico: Nerina or piú non gode; i campi,
l’aria non mira. Ahi tu passasti, eterno
170sospiro mio: passasti: e fia compagna
d’ogni mio vago immaginar, di tutti
i miei teneri sensi, i tristi e cari
moti del cor, la rimembranza acerba.