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dicendogli d’aver avuto una sua lettera dell’8, «insieme con la nota stampa, della quale sono soddisfattissimo, e la ringrazio cordialmente per la correzione che ho trovato esattissima, eccetto in un solo luogo», cioè al v. 173.
3. — Canzoni | del conte | Giacomo Leopardi | Bologna | pei tipi del Nobili e Comp.° | 1824. Pp. 196 in-16 picc. + l’approvazione ecclesiastica e l’errata-corrige, divisi dal resto con un foglietto bianco. L’approvazione ecclesiastica porta le date del 2, del 4 e del 18 maggio, ma il volumetto uscí soltanto nell’ottobre, curato dal Brighenti. Il 23 agosto, prima ancora d’avere a Recanati tutti i fogli di stampa, il Leopardi scriveva al Brighenti: «Sono stato contentissimo della stampa, per la carta, i caratteri, e tutto. In quanto alla correzione, vedrete dalla noterella posta qui dietro, che sono corsi nell’edizione parecchi errori». Il 3 settembre gli poteva poi dare una lista completa di correzioni, che il Brighenti riprodusse nell’errata-corrige con parecchie lacune. Quest’edizione comprende, dopo l’avvertenza A chi legge, le seguenti poesie: All’Italia | canzone prima, preceduta da una nuova redazione della lettera dedicatoria al Monti; Sopra il monumento di Dante | che si prepara in Firenze | canzone seconda; Ad | Angelo Mai | quand’ebbe trovato i libri | di Cicerone | della Repubblica | canzone terza, preceduta da una nuova redazione della lettera dedicatoria al Trissino; Nelle nozze | della sorella Paolina | canzone quarta; A un vincitore | nel pallone | canzone quinta; Bruto minore | canzone sesta, preceduta dalla Comparazione | delle sentenze | di Bruto minore | e di Teofrasto | vicini a morte; Alla Primavera | o | delle favole antiche | canzone settima, Ultimo canto di Saffo | canzone ottava; | Inno ai Patriarchi | o | de’ principii del genere umano | canzone nona; Alla sua donna | canzone decima. Seguono le Annotazioni.
4. — Versi | del conte | Giacomo Leopardi | Bologna 1826 | dalla stamperia delle Muse | Strada Stefano n. 76 | con approvazione. Pp. 88 in-16 picc. Il volumetto uscí nel settembre, certo curato dall’autore stesso; e ne fu editore il Brighenti, giacché quello di strada Stefano 76 era il suo recapito. L’avvertenza che c’è in principio, Gli editori | a chi legge, è del Leopardi, e perciò vale la pena di riportarla: «Abbiamo creduto far cosa grata al Pubblico italiano, raccogliendo e pubblicando in carta e forma uguali a quelle delle Canzoni del conte Leopardi giá stampate in questa città, tutte le altre poesie originali dello stesso autore, tra le quali alcune inedite, di cui siamo stati favoriti dalla sua cor-