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La presente edizione sostituisce quella curata per gli «Scrittori d’Italia» da Alessandro Donati, nel 1917.
I
I Canti di Giacomo Leopardi s’intitolarono cosí per la prima volta, ed ebbero un ordinamento assai simile a quello definitivo, soltanto nel 1831, con l’edizione Piatti. Ma, fra pubblicazioni parziali e complessive, sei volte le poesie del Leopardi uscirono in opuscolo o in volume col suo concorso, e un paio di volte in periodici d’indole letteraria. Spesso lontano dal luogo della stampa o sofferente, il Leopardi non potè, in genere, ottenere che tali edizioni riuscissero corrette com’egli desiderava e procurava che fossero: donde i suoi frequenti giudizi sfavorevoli, che si sono raccolti qui, insieme a tutte le altre notizie atte a chiarire le circostanze e la fisionomia d’ogni singola pubblicazione.
1. — Canzoni | di | Giacomo Leopardi | Sull’Italia | Sul Monumento di Dante che si prepara in Firenze | Roma MDCCCXVIII | Presso Francesco Bourlié. Pp. 28 in-16. Precede le canzoni la lettera dedicatoria a Vincenzo Monti. L’opuscolo uscí al principio del 1819, per cura dell’abate Francesco Cancellieri. Il Leopardi ne fu molto malcontento, tanto che scrisse al Giordani (18 gennaio 1819) la sua intenzione di consegnare le copie «in anima e corpo al pizzicagnolo, non volendo che nessuno veda quest’obbrobrio di stampa».
2. — Canzone | di | Giacomo Leopardi | ad | Angelo Mai | Bologna MDCCCXX | Per le stampe di Jacopo Marsigli | con approvazione. Pp. 16 in-16. Precede la canzone la lettera dedicatoria al conte Leonardo Trissino. L’opuscolo uscí nel luglio 1820, curato da Pietro Brighenti. A lui il Leopardi scriveva il 17 luglio,