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234 appendice


15. B: In sempiterno al misero non sono
16. B: Di febo i raggi?
17. B, F: ispiri
20. B, F: vivi
21. B, F: vivi, e ’l dissueto
27. B, F, N: romita
28. B: Stanza de’ venti): e ’l pastorel
F, N: Stanza
29. B, F: e a la fiorita
N: e alla fiorita
34. B, F: ché
55. B, F: Filli
66. B: e moribonde arene
F: alberghi
71. B: Flebile
72. B: Non lunge il rinascente anno saluti,
75. B, F: scelerato
76. B: E da nefando suol profugo
77. B: cognato a l’empio
78. B: Genere il gener tuo; le varie
79. B: non finge,
85. B: poi che strano
87. B: educa:
91. B: Rendi a l’ingegno

In F la nota al v. 29 riproduce, «dall’edizione di Bologna», quella che nel presente volume è a p. 205, salvo un paio di varianti. Nel secondo periodo è detto: «le cose disputate dai comentatori, e specialmente dal Calmet, in proposito del demonio meridiano» ecc.; e nell’ultimo: «Circa all’opinione che le ninfe e le dee sull’ora del mezzogiorno si scendessero a lavare ne’ fiumi o ne’ fonti, vedi l’Elegia di Callimaco Sopra i lavacri di Pallade, e in particolare quanto a Diana, il terzo delle Metamorfosi».