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giorni, e il Cardinale Castiglioni è l’eletto; e il 31 Marzo saluta il nuovo Pontefice, Pio VIII.

Nato esso in Cingoli nella marca d’Ancona il 20 Novembre 1761 con rapidi e singolari progressi nella pietà e nelle scienze si rese noto e caro a quanti aveano in pregio religione e dottrina. Profondo nel diritto canonico, allievo prima indi compagno di Monsignore Devoti travagliò seco nella bell’opera delle Istituzioni canoniche, e si ritengono sue le copiose ed erudite note, che a guisa di comentario perpetuo le accompagnano, e completano. Per quella cara alleanza che stringe in uno le diverse discipline, applicossi con genio e riuscì dotto e pregiato assai nell’antiquaria e nella numismatica. Pio VII. nel 1800 il promosse al Vescovato di Montalto: nel 1808 fu uno de’ primi ad esser deportato, e parecchie città di Lombardia furongli assegnate a successivo soggiorno, e in tutte riscosse stima, venerazione ed amore. Milano, Pavia, Mantova ricordano con vera compiacenza d’averlo posseduto, e se caro riusciva ai buoni e religiosi fedeli, che veneravano in esso un Confessor della Romana Chiesa, rispetto e stima carpiva col suo contegno, colle sue maniere, colla sua dottrina anche da quelli, che forse in lui non miravano che un disubbidiente al Governo, e un deportato. All’epoca della pace tornò alla sua sede, e nella promozion del 1816 che fu la prima fatta da Pio VII. dopo la pace, egli venne pel


    rigenerazione attuale, mostrando di voler strascinarvi la Chiesa, il Cardinale elevandosi ad una maggiore altezza, cercava in cielo le promesse divine, onde ricordarle autorevolmente all’Ambasciatore, ed insegnargli che il cattolicismo è ben superiore alla umana civiltà, e alle mondane rivoluzioni; che desso può ben soffrirne, ma non restarne oppresso giammai„ (Liv. xlix. p. 18 Avril 1829). È pur su questo argomento giudizioso e piccante un brevissimo articolo del Mémorial. Riferisce esso in due colonne i discorsi al Conclave di Chateaubriand, e dell’Ambasciator di Spagna: al fine di quello nota solo: ecco dunque come si parla in Francia: al fine dell’altro di Labrador nota: ecco dunque come si pensa in Spagna, e in fronte alla risposta del Cardinale Castiglioni al primo: vediamo ora come si pensa e come si parla a Roma (T. XI. p. 263 et suiv. Mars et Avril 1829).