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avvenimento, che rimprovera e mortifica un secolo ingratamente incredulo, ben mostra come Leone XII. era l’eletto del Signore, e come la sua vita era preziosa alla Chiesa ed alla Religione. Il Santo Pontefice amava e venerava Monsignor Strambi Vescovo di Macerata, e se lo era chiamato vicino. La vita del Papa era agli estremi, e già egli entrava in agonia: a mezzanotte il piissimo Vescovo di Macerata celebra la santa messa, e terminata questa, recasi dal Papa tutto pieno di consolazione: dice agli astanti coll’accento della semplicità confidente che il Signore ha accettata la sua povera e inutil vita onde prolungare i preziosi giorni di Leone. Chiama allora per nome il malato: da quel momento questi migliora, e nel giorno stesso Monsignor Strambi colpito d’apoplessia more in 24 ore. Scampato così prodigiosamente il Pontefice dal pericolo di morte, s’accinse con tutto l’impegno, e una mirabile attività alle cure del cattolico mondo, e a chi talvolta il consigliava di prendere qualche sollievo e riposo, soggiungeva tosto, che la vita è breve, e che conviene usar bene del tempo e profittarne.

La lettera enciclica colla quale annunziava l’elezion sua ai vescovi si ammira come un modello di pastorale elo-


    facto fides, haud irrita sane videntur ea vota cecidisse. Quum enim Pont. Max. se mitius habere caepisset, a d. v. Kal. Ian. Vincentius pransurus apoplexi correptus est, qua post horam unam artuum et linguae usu omnino caruit, ipsisque Kal. Ian. exitu placidissimo emigravit, eodem scilicet die, quo ante annos lxxviiii. natus erat. Ubi de ejus morte Pontifici Max. relatum est, scimus adeo indoluisse, ut rursum in vitae discrimen fuerit adductus. „ Così esprimevasi il valoroso Michele Ferrucci in un commentario elegantissimo che unì a parecchie nitide Iscrizioni in morte di quell’Uomo di Dio. Rendemmo in queste Memorie conto di quel bel lavoro non che di un Compendio italiano della vita di M. Strambi pubblicato dal Canonico Rudoni in Milano (T. V. p. 498 e seg. an. 1824). Lo stesso Pontefice Leone XII. di santa memoria onorò l’autore del Commentario d’un Breve amorevolissimo, e glorioso alla memoria di M. Strambi, Antistitis sanctitate et suavitate morum percelebris, de Ecclesia Dei tam egregie meriti, Nobisque his de caussis carissimi. Fin dallo scorso anno 1828 sonosi aperti in Roma ed in Milano i regolari processi per la causa della Beatificazione del buon Servo di Dio.