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sere, che ha corpo femminile, sta seduto su un mobile un po’ difficile a classificarsi (una cesta da polli, fu detto), e si china con molto garbo appoggiandovi la mano destra. Pare osservi benevolmente una torma di bestie che han muso e forma di bracchi e coda a fiocco, volpina: un d’essi ha poste le zampe sulla cosidetta cesta e par che abbai contro l’uccellaccio (un gallo?) che, sopra la gabbia, con l’ali penzoloni, le penne rabbuffiate, il becco aperto, stride d’ira e di terrore contro di lui; un altro pare che addenti per la coda una grossa biscia ch’è dentro la gabbia e che si rivolta con la gola spalancata per punire l’incanto.
Dietro le bestie — quindi a destra di chi guarda — è abbozzato un uomo cornuto (un satiro?) che sta mezzo accucciato, e con il braccio destro teso in avanti par offrire qualcosa alla figura binata, o additare il cane che minaccia il gallo.
In alto, un’aquila, o un falcone, cala il suo largo volo sui bracchi, e più in lontananza — appena accennato, ma riconoscibile per l’ampiezza dell’ali — un altro rapace si dirige verso l’essere bifronte.
Il quale alza con qualche violenza il braccio destro che — a differenza del sinistro, femminile — ha muscolatura, polso e mano maschili, e stringe in pugno, a fascio, una serpe, un ramo, e qualcos’altro che non si capisce bene.
La figura, così, ha un doppio movimento conciliato nell’apparenza d’un solo: di grazia nel chinarsi del molle corpo femmineo, di violenza nell’alzarsi del braccio destro virile che par voglia colpire la torma bestiale.
In terra, presso il piede destro, vi sono alcuni uccelletti; il sinistro, tratto un po’ indietro, pare nasconda male un piatto (?) su cui stanno sparse alcune monete.
Quale l’allegoria di questo schizzo così complicato e così attraente nel suo mistero?
Il Colvin interpreta: le due figure di sinistra sono la Giustizia e la Prudenza di Ludovico: quest’ultima è rappresentata come solevano gli antichi artisti fiorentini. La Prudenza alletta i nemici dello Stato (cani) offrendo loro con la mano sinistra del cibo (che veramente non si vede), e nello