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Nessun consiglio è più leale che quello che si dà dalle navi che sono in pericolo.


Aspetti danno quel che si regge per giovane in consiglio1.


Le cose vedute da uno medesimo occhio parranno alcuna volta grande alcuna volta piccole.


Non si dimanda ricchezza quella che si può perdere. La virtù è vero nostro bene ed è vero premio del suo possessore: lei non si può perdere, lei non ci abbandona, se prima la vita non ci lascia. Le robe e le esterne devizie sempre le tieni con timore, ispesso lasciano con iscorno e sbeffato il loro possessore, perdendo lor possessione.


La paura nasce più tosto che altra cosa.


Da Cornelio Celso2. Il sommo bene è la sapienza, il sommo male è il dolore del corpo. Imperochè essendo noi composti di due cose, cioè d’anima e di corpo, delle quali la prima è migliore, la peggiore è il corpo, la sapienzia è dalla miglior parte, il sommo male è della peggior parte e pessima. Ottima cosa

  1. Queste sei ultime sentenze son tolte dal Fiore di Virtù, XVIII e XXXII.
  2. Aurelio Celso o Aulo Cornelio Celso fu uno scrittore latino del I sec. d. C. Compose trattati di retorica, storia, arte militare, ma non ne è rimasto che uno, il De Medicina, pubblicato per la prima volta a Firenze nel 1478.