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xxxii | commentario |
fronte è cinta da un diadema gemmato, donde cade un velo sulle spalle. Acquerello lumeggiato di biacca. Di questo maraviglioso disegno, fatto con una grazia e diligenza inarrivabile, si ha un piccolo intaglio a contorni alla pag. 10 del vol. IV della Storia del Rosini.
N. 8. Busto di giovane donna, volta per tre quarti a sinistra; la testa velata e i capelli sciolti che le cadono sulle spalle. Ha un leggiero indizio di tunica scollata, con un manto che le scende dalle spalle. Disegnato con stile d’argento su carta preparata con lumeggiature di biacca.
N. 9. Gesù Bambino nudo, seduto in terra con la faccia e le mani levate. In alto, la parte inferiore parimente di un Gesù Bambino. Acquerello in tela, lumeggiato di biacca. A tergo: Schizzi a penna di putti e di una Beata Vergine che allatta il Divino Figliuolo.
N. 10. Ritratto di giovane donna di nobile condizione, in mezza figura. È quasi di faccia, con le mani incrociate dinanzi al petto. Ha i capelli raccolti in una rete, e il seno coperto da una camicetta, sulla quale posa una catenella pendente dal collo. Disegno in carta eseguito stupendamente a matita rossa.
N. 11. Testa giovanile di femmina, di profilo dal destro lato, con capigliatura a zazzera, e cinta il capo d’un semplice nastrino. A matita rossa.
N. 13. Ritratto virile di profilo dal lato sinistro, con capelli a zazzera, berretto in testa e una specie di corazza davanti al petto. Le carni e i capelli in matita rossa; il rimanente di matita nera. A tergo: Un piccolo ritratto femminile, in busto di profilo, mostrando l’occhio sinistro, di matita rossa; in carta.
N. 14. Testa virile di profilo, dal lato sinistro. È calva e rasa, con naso a becco di civetta, labbro inferiore molto sporgente, e mento grosso e rotondo. Disegnato collo stile su carta preparata. Proviene dalla raccolta di disegni del Padre Resta, il quale vi aveva scritto sotto esser questa testa imitata dal ritratto di Artus, o Arturo, gran maestro di camera del re Francesco I di Francia al congresso di Bologna nel 1515.
N. 15. Testa virile, in caricatura, di profilo, volta a destra. In faccia ad essa, uno schizzo di testa di giovane parimente di profilo, e due schizzi di macchine: tutti a penna. Nella parte inferiore del foglio, di mano di Leonardo, è scritto: «....bre 1478 ichominciaj le 2 S. Vigne Marie». E nella parte superiore: «Fieravante di Domenicho in Firenze e chonpar amantissimo quanto mio....». A tergo, altri schizzi di macchine.
N. 16. Testa in caricatura di profilo dal lato destro, di matita rossa.
N. 17. Due teste a riscontro in profilo: una di un vecchio calvo e raso, in caricatura; l’altra è un ritratto di giovane con capelli crespi. Disegnati in carta con matita rossa.
N. 18. Testa di vecchio, di faccia volta all’insù. In carta a matita rossa.
N. 21. La stessa testa, veduta di profilo. In carta, come sopra.
N. 22. Studio di pieghe della parte inferiore di una figura di profilo, seduta dal lato destro. Acquerello in carta tinta, lumeggiata di biacca.
N. 23. Altro studio di pieghe per una figura virile seminuda voltata da tergo, col sinistro ginocchio a terra. Acquerello in tela, lumeggiato di biacca.
N. 24. Altro studio di pieghe per una figura virile, stante di faccia. Acquerello in tela lumeggiato di biacca: cosa tra le più stupende che si possano mai vedere, e per la bellezza del partito, e per la verità e grazia dell’esecuzione.
N. 25. Altro studio di pieghe per la parte inferiore di una figura genuflessa. Acquerello come sopra.
N. 27. Dragone alato, che abbatte un leone. Acquerello in carta. È citato dal Lomazzo, Trattato della pittura, lib. VI, cap. xx. Nei margini sono vari schizzi a penna di Madonne col Putto.
N. 28. Studio del fondo architettonico per la sua gran tavola dell’Adorazione, che semplicemente preparata di chiaroscuro è nella galleria di Firenze. Vedi sopra a pag. ix, nota 4. Tocco in penna con qualche lume di biacca.