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270 LEONARDO DA VINCI [§ 842

842. Qual pianta cresce nelle selve di più continuata grossezza ed in maggiore altezza.

Quella pianta crescerà in più continuata e maggiore lunghezza, la quale nascerà in più bassa e stretta valle ed in più folta selva e più remota dagli estremi di essa selva.


843. Qual pianta è di grossezza più disforme e di minore altezza e più dura.

Quella pianta sarà più disforme in grossezza, che nasce in più alto sito ed in selva più rara e più remota dal mezzo di quella.


844. Delle piante e legnami segati i quali mai per sè si piegheranno.

Quando tu vuoi che l'albero tagliato non si pieghi nella sua rettitudine, segalo per metà pel verso della sua lunghezza, e volgi le parti divise l'una al contrario dell'altra, cioè quella parte ch'era da piedi mettila da capo, e quella da capo volgila da piedi, e poi ricongiungile insieme, e questa tale collegazione mai si piega.


845. Delle aste che più si mantengono diritte.

L'asta che sarà fatta di quella parte dell'albero ch'è più volta a tramontana, sarà quella che meno delle altre si piegherà, e più manterrà la sua naturale dirittura. E questo è per causa che in tal parte il sole poco vede, e poco muove l'umore dell'albero, il che non interviene alla parte meridionale, perchè tutto il giorno è veduta dal sole, il quale muove l'umore in essa parte di pianta dalla parte sua orientale all'occidentale insieme col suo corso.


846. Delle crepature de' legni quando si seccano.

Delle crepature che fanno i legni nel loro seccare, quella pianta le farà più diritte, che sarà più remota dagli estremi della sua selva, e quella più torte, che è nata più vicina agli estremi di essa selva.


847. De' legni che non si scoppiano nel seccarsi.

Quando tu vuoi che il legno nel seccare non faccia alcuna crepatura, fàllo lungamente bollire nell'acqua comune, o tienilo lungamente nel fondo di un fiume, tanto che consumi il suo natural vigore.